Dopo un periodo di grandi successi, a fronte delle gravi difficoltà intervenute nel 1953 Piero Dusio si ritirò definitivamente dall’azienda da lui fondata, la cui attività proseguì con la denominazione Cisitalia Autocostruzioni, caparbiamente continuata dal figlio Carlo, che trasferì la produzione a Racconigi. L’attività aziendale si limitò alla trasformazione delle vetture di serie, come già facevano vari carrozzieri e preparatori dell’epoca.
Nella prima metà degli anni sessanta, la continua escalation tecnologica della produzione automobilistica e il rarefarsi della domanda di mercato per le carrozzerie speciali, convinse Carlo Dusio ad abbandonare i propositi di rinascita.
La chiusura dell’azienda, avvenuta nel 1963, fu accompagnata da un gesto simbolico e insieme poetico, con il quale Carlo Dusio intese sottolineare l’amarezza per la decisione presa: si recò a Torino sulla sponda del Po, lanciando nelle acque l’albero motore della Cisitalia Grand Prix.
La Fiat 600 della foto è stata venduta dalla Fiat alla Cisitalia il 28 marzo del 1956 per Lire 590.000, trasformata e successivamente venduta per Lire 650.000 ed immatricolata in data 09 aprile 1956 al primo proprietario. La vettura è stata sottoposta a restauro conservativo nell’anno 2005 mantenendo gli interni e la meccanica originale.
Dati Tecnici
Motore: 4 tempi 4 cilindri benzina
Cilindrata 633 cc
Trasmissione ruote motrici posteriori
Cambio meccanico 4 marce e retromarcia
Immatricolazione 09 aprile 1956
Fonte: Wikipedia